Siamo al milionesimo refrigeratore senza HFC: lo ha annunciato Coca Cola a fine gennaio. In termini ambientali questo significa un risparmio di 5,25 milioni di tonnellate di CO2 in 10 anni. Un traguardo importante per la Compagnia che si è preposta di eliminare gli HFC dai propri distributori di bevande in tutto il mondo e di essere HFC-free entro il 2015. A traguardo raggiunto, per l’ambiente vi saranno 50 milioni di tonnellate di CO2 in meno emesse nell’aria e per l’azienda un miglioramento netto dell’efficienza energetica. Già ora siamo ad un 40% rispetto al 2000. HFC-free non significa solo cambiare il refrigerante, ma anche eliminare gli HFC dalle schiume isolanti “Negli ultimi 10 anni abbiamo investito oltre 100 milioni $ per migliorare i nostri distributori refrigerati” ha affermato Jeff Seabright, Vice presidente sezione Ambiente e Acqua presso The Coca Cola Company “e abbiamo ridotto sensibilmente la nostra impronta carbonica. Tramite investimento e ricerca, sviluppo e commercializzazione abbiamo portato sul mercato un modo più efficiente di raffreddare. Abbiamo fatto della refrigerazione sostenibile un caposaldo del nostro programma di impegno ambientale”.
Concretamente com’è la refrigerazione sostenibile di Coca Cola? L’Azienda ha scelto la CO2 come refrigerante per i suoi distributori, eliminando quindi il 99% delle emissioni dirette, contribuendo a rendere il vending a CO2 maturo per il mercato. L’Europa e il Giappone sono stati i mercati in cui questa tecnologia si è maggiormente affermata per ora. Ma Coca Cola non è sola nello sforzo di eliminare gli HFC dalla refrigerazione. Con il gruppo Refrigerants, Naturally!, di cui Coca Cola è uno dei fondatori, altri brand seguono la stessa strada. Antoine Azar, manager per la Rerigerazione Sostenibile presso The Coca-Cola Company, è al momento anche Chair di Refrigerants, Naturally!. „I nostri risultati nel campo della sostenibilità sono conseguenza di una collaborazione con le aziende imbottigliatrici che lavorano per noi, con i nostri fornitori e con i nostri clienti“ afferma Seabright „La sostenibilità del pianeta va oltre il nostro impegno; richiede una azione collettiva, richiede l’azione di aziende, governi e altre organizzazione per sviluppare un piano e soluzioni avanzate mirate al successo. Solo insieme riusciamo a raggiungere un obiettivo di tale grandezza“. Recentemente Coca Cola si è posta anche un ulteriore obiettivo: ridurre la propria impronta carbonica del 25% entro il 2020. Questo comporta lavorare trasversalmente sul prodotto. Non solo refrigerazione dunque, ma anche imballaggio, processi di produzione, logistica. Coca Cola lavora in stretto rapporto con il Consumer Goods Forum con l’obiettivo di trasportare la propria esperienza ad altre 400 aziende nell’eliminazione degli HFC a partire dal 2015.