Perdite di refrigeranti: da non sottovalutare!

In molti paesi sono stati fatti interessanti progressi nella riduzione delle perdite di refrigeranti dagli impianti e apparecchi di refrigerazione. Questo sia grazie ai regolamenti in vigore che a misure volontarie da parte di molte aziende e brand. Quali le motivazioni dietro misure volontarie e legislative? La questione delle perdite di refrigerante è molto delicata. Una perdita non comporta solo aumento dei costi energetici e di manutenzione del sistema, non solo emissioni di CO2 nell’atmosfera, ma molto spesso anche perdite di merci, per cui si tratta di un problema che impatta il business di un’azienda in più aspetti. Una tabella diffusa di recente in una nota da parte dell’IIR – Istituto Internazionale di Refrigerazione – indica come una perdita di refrigerante possa non solo raddoppiare il valore di TEWI di un impianto, nel caso si usino refrigeranti  ad alto GWP, non solo aumentare le emissioni indirette per via di un maggiore consumo di energia, ma anche avere un impatto generale sui costi generali troppo spesso sottostimato. Buona parte di tali costi sono indipendenti dal tipo di refrigerante utilizzato, sia esso sintetico che naturale.