CGF: nuovo managing director

Il Consumer Goods Forum ha annunciato di recente la nomina di Peter Freedman a Managing Director a partire dal 6 gennaio 2014. In questo ruolo Peter Freedman avrà piena responsabilità di guidare il CGF che fornisce una gamma di servizi ai suoi membri e assume ruoli di leadership sui problemi e sulle opportunità che attendono il settore consumer. Peter Freedman aiuterà il Consiglio di Amministrazione a definire la direzione strategica del CGF, a raccogliere le risorse necessarie e portare risultati. Peter Freedman fungerà anche da un portavoce esterno e rappresentante del CGF a una vasta gamma di stakeholders e farà da ambasciatore a livello globale per l’industria del retail. Peter Freedman ha quasi 30 anni di esperienza nel settore del consumo a livello mondiale. Dal 1984-2011 ha lavorato per McKinsey & Company, più di recente come senior partner, facendo consulenza sia al retail che ai suoi clienti su temi di strategia, organizzazione, miglioramento operativo, gestione del cambiamento e acquisizione competenze. Ha costruito e condotto per oltre dieci anni l’esperienza nel settore beni di consumo di McKinsey’s in Europa, Medio Oriente e Africa. Da quando ha lasciato McKinsey nel 2011, Peter Freedman ha lavorato in ruoli non esecutivi con una varietà di organizzazioni a contatto con i consumatori, tra cui una startup di vendita al dettaglio, un ente di beneficenza di cibo, un operatore sanitario e Ombudsman Service del Regno Unito. I co-presidenti presso CGF – Paul Bulcke (CEO Nestlé) e Dick Boer (CEO Royal Ahold) hanno affermato: “Peter Freedman porta una vasta gamma di competenze al Consumer Goods Forum. Il lavoro che facciamo al Forum è importante per il presente e il futuro della nostra industria e per quello dei consumatori, clienti e comunità in cui operiamo. Siamo convinti che con Peter il Consiglio di Amministrazione, i membri del forum e dei nostri partner strategici hanno il leader di cui hanno bisogno per affermare il CGF come una piattaforma riconosciuta dove i retailers – alimentari e non, piccoli e grandi – lavorino insieme per migliorare il settore e renderlo più sostenibile, più forte e più rilevante per la società“.