Cent’anni di refrigerazione domestica

Domelre 1913, Chicago

Prima dell’invenzione dei frigoriferi, il ghiaccio veniva conservato in una ghiacciaia. Nel 1913, l’azienda Domelre produce il primo frigorifero e questo apparecchio diviene presto  fondamentale per il quotidiano. Oggi, il frigorifero è l’elettrodomestico più diffuso. Fedele compagno, ci fornisce servizi quotidiani e ci consente di conservare a lungo il nostro cibo partecipando, a suo modo, ai nostri pasti di tutti i giorni.Fabbricato per la prima volta a Chicago nel 1913, il primo frigorifero elettrico è stato battezzato Domelre. Il famoso Frigidaire appare nel 1916. Il marchio ha origine americana, ma presto diventerà nel linguaggio comune sinonimo della parola frigorifero. Questo apparecchio inizia a stabilirsi definitivamente nelle case dalla seconda metà del XX secolo. Nel giro di 50 anni, i produttori affinano la loro invenzione e gradualmente democratizzare l’ uso con prezzi più accessibili .

E’ la società svizzera Sibir che nel 1944 sviluppa il primo frigorifero ad assorbimento. Questo tipo di frigorifero funziona senza compressore. La sua fonte di energia potrebbe essere indifferentemente gas, petrolio o elettricità .

Negli anni sessanta, sotto la spinta del progresso tecnologico, i produttori di frigoriferi migliorano l’isolamento termico dei loro dispositivi che diventano quindi in grado di ridurre il consumo di energia. Un elemento di non poca importanza, visto che il frigorifero è l’unico dispositivo elettrico domestico ad essere in funzione 24 ore su 24.

Nel 1969 vede la luce il primo apparecchio con comparto a -18°C, in risposta allo sviluppo dell’offerta di prodotti surgelati e inizia definitivamente ad archiviare gli altri prodotti. Nel 1971 avviene un ulteriore passo avanti: il frigorifero ha ormai un congelatore che permette di avere una temperatura di -32 ° C e congelare da sé i propri prodotti alimentari così .

Dagli anni ’70 il frigorifero si specializza con l’aggiunta di un’illuminazione interna.

CONSUMO CONTROLLATO

Il concetto dei dispositivi correnti è definito negli anni ’80 con l’arrivo dei modelli combinati “frigo – congelatori”.  A quel tempo l’Europa si deve riprendere da due crisi petrolifere successive.  La parola d’ordine è quindi “caccia allo spreco” e per la prima volta il consumo di energia nell’habitat domestico è visto sotto la lente di ingrandimento. Il frigorifero rappresenta più del 30 % del consumo di energia elettrica di una famiglia e una porzione significativa della sua bolletta (escluso riscaldamento). Per questo motivo sarà il primo obiettivo del futuro regolamento europeo “Etichettatura energetica”. Se le etichette informative per elettrodomestici sono apparse nel 1974, è nel 1995 che si applica la prima direttiva europea di informazione dei consumatori sul consumo di energia dei frigoriferi. L’obiettivo del regolamento è quello di incoraggiare i consumatori ad acquistare i prodotti più efficienti e ridurre le emissioni in atmosfera di anidride carbonica (CO2) relative a certi modi di produzione di energia elettrica. Nel 1995 un’etichetta su cui appare una scala da A a G è applicata a ciascun frigorifero e congelatore combinato o esposto nel punto vendita. I costruttori quindi raddoppiano gli sforzi per progettare e realizzare prodotti sempre più efficienti da punto di vista dell’energia elettrica. La riduzione del consumo di energia diventa un criterio di distinzione. Il consumo energetico dei frigoriferi diminuirà di un terzo tra il 1996 e il 2000. Un successo!

Efficienza energetica: una storia mai chiusa

Nel 2004 un nuovo passo è stato compiuto con l’introduzione dell’etichetta energetica di categorie superiori A + e A + +.  Quest’ultima rappresenta un guadagno di quasi il 40% rispetto alla categoria A. I produttori continuano i loro sforzi e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo per progettare e fabbricare prodotti conformi a queste nuove classi di efficienza energetica. Nel 2011 si aggiunge la classe di efficienza energetica A + + + alla scala ed è il livello delle prestazioni energetica più esigente. Esso consente un nuovo guadagno del 60% rispetto ad una categoria di dispositivi A. Dal 1 ° luglio 2012, il requisito ambientale è anche rinforzato: solo le classi di apparecchiature A+ , A+ + e A+ + + possono essere immessi sul mercato dai produttori. Infine, il prossimo passo: dal 1° luglio 2014, la soglia di accessibilità alla classe A + sarà più esigenti.

In parallelo a queste innovazioni  l’acquisto di un frigorifero è diventato nel tempo sempre più accessibile. Nel 1970 , l’acquisto ammontava a circa 300 ore di lavoro per un salariato, nel 2013 a cinque volte meno, fermandosi a : a 440 € in media, ovvero circa a 60 ore di lavoro.