Alla recente conferenza ATMOsphere abbiamo avuto modo di parlare con Alexander Cohr Pachai, Direttore della Tecnologia per i prodotti della refrigerazione presso Johnson Controls – Danimarca.
Come vorrebbe questa nuovo regolamento sui gas fluorurati?
Mi limito a parlare della refrigerazione industriale che è il mio campo di competenza principale. Qui posso dire che si potrebbe applicare immediatamente un divieto degli HFC senza creare nessun problema al settore. Infatti, nella refrigerazione industriale vi sono soluzioni con refrigeranti naturali ad ammoniaca che sono ormai standard. Questo vale anche per i magazzini refrigerati o l’industria petrolchimica. In altri settori so che vi sono ancora delle criticità, come nel settore del condizionamento dell’aria dove probabilmente occorrono ancora un po’ di anni per rendere attrattive determinate soluzione. Ma in fin dei conti ciò che ritengo idoneo è un divieto. Che faccia cioè una distinzione tra settori, sia chiaro, ma pur sempre un divieto.
Perché?
Se io vado dal mio direttore e cerco finanziamenti per lo sviluppo di soluzioni alternative e ho un D-Day per le soluzioni attuali, allora è chiaro che la mia richiesta è giustificata e necessaria. Se non ho nessun divieto in vista ma solo una riduzione, apro un orizzonte temporale che non ha un vero limite e diventa difficile giustificare l’investimento per lo sviluppo di alternative. In questo modo si rischia davvero di arrivare a un eventuale D-Day senza esser pronti. Un divieto pone una linea di confine chiara e raggiungibile.
Qual è secondo Lei il modo migliore per incentivare l’innovazione?
L’intervista completa sara’ pubblicata nel numero di febbraio di Zero sotto Zero
