Fresca di stampa: „UNIDO Guide“ by Shecco

L’ultima pubblicazione di casa Shecco – agenzia B2B specializzata in temi ambientali e refrigerazione naturale – è frutto di una cooperazione con l’UNIDO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale nei paesi emergenti.(Maggiori informazioni: http://www.unido.org/)

La guida riassume i risultati dell’incontro ATMOsphere e UNIDO svoltosi a giugno a Vienna  e riporta i dati di inchieste nei paesi interessati dall’azione di UNIDO sulle prospettive per l’affermazione di una refrigerazione sostenibile.

La guida si inserisce in un progetto di condivisione di pratiche ed esperienze nel settore della refrigerazione naturale al fine di procurare contatti, esempi, conoscenza in un settore dove proprio questi  sono ancora alcuni punti deboli. È cioè uno strumento per creare una rete di scambio e concorrere a facilitare il passaggio ad una refrigerazione naturale. Uno strumento importante in questa fase e di eliminazione degli HCFC nei paesi dell’Articolo 5 del protocollo di Montreal, appunto paesi emergenti e in via di sviluppo in cui UNIDO opera.

La guida comprende due parti:

1)   Esperienze condivise al summit di giugno, presso la sede UNIDO a Vienna

2)   Risultati di un sondaggio lanciato da Shecco e UNIDO rivolto agli stakeholder coinvolti nell’eliminazione degli HCFC nei paesi in via di sviluppo ed emergenti. Il sondaggio ha ricevuto risposte da ben 82 paesi in tutto il mondo.

In quanto agenzia ONU incaricata dell’attuazione del protocollo di Montreal, l’UNIDO cerca e ha sempre cercato soluzioni sostenibili“ afferma Sidi Menad Si Ahmed, Directore del segmento sul Protocollo di Montreal presso UNIDO.

Shecco è profondamente convinta che le sostanze naturali, sia usate come refrigeranti che come schiume, costituiscano una soluzione a lungo termine idonea per i paesi in via di sviluppo, che non hanno dunque la necessità di un passaggio a sostanze con impatti ecologici in parte noti, in parte no“ afferma Marc Chasserot, Managing Director di Shecco. Aggiungiamo che un contributo sostanziale del protocollo di Montreal a bypassare soluzioni tecnologiche ad HFC e arrivare direttamente a soluzioni naturali confermerebbe l’importanza e il peso del Protocollo stesso non solo come strumento di protezione dello strato d’ozono, ma anche come strumento di protezione del clima.

La guida è dunque uno strumento concreto per evidenziare gli ostacoli che ancora rimangono all’attuazione di una refrigerazione naturale, ma soprattutto è un invito a guardare alle storie di successo,  affinché  divengano normalità e non rimangano eccezione.  „Noi speriamo che la guida serva da punto di riferimento per l’industria per guidare la transizione da sostanze ODP o ad alto GWP verso sostanze a basso impatto sul clima e sull’ambiente“ afferma Nina Nina Masson, autore principale e dirigente. Coerentemente con la volontà di creare una rete di competenza il più ampia possibile, la guida è resa liberamente disponibile dagli autori.