USA: climatizzazione che cambia, consumi che aumentano

Nel corso degli ultimi 20 anni l’ uso di apparecchi condizionatori è aumentato in tutte le regioni degli Stati Uniti, soprattutto nel sud. Questo è quanto emerge da un nuovo rapporto della US Energy Information Administration (EIA), riportato dalla rivista americana ACHRNews. Dal 1993 l’elettricità consumata per l’aria condizionata al Sud è aumentato del 43% e rappresenta attualmente il 21% di tutti i consumi di energia elettrica nella regione. A livello nazionale l’elettricità consumata per l’aria condizionata è aumentato del 39% dal 1993 ma rappresenta solo il 14% di tutta l’elettricità consumata. Diversi fattori sono responsabili di questo aumento tra cui la crescita della popolazione, l’aumento nell’uso di aria condizionata, il passaggio a sistemi di aria condizionata centralizzati e le più grandi dimensioni delle abitazioni.

Tra il 1993 e il 2009 il Sud degli Stati Uniti ha aggiunto il maggior numero di unità abitative di sempre – 8,6 milioni di unità. L’ aria condizionata è diffusa in gran parte del Sud da sempre, ma il cambiamento a cui si è assistito ha visto il passaggio da sistemi mobili e limitati ad un locale a sistemi centralizzati. Nel 1993, quando l’89% delle famiglie del Sud usava un climatizzatore, solo il 65% delle famiglie utilizzava un condizionamento d’aria centralizzato, mentre il 27% utilizzava piccole unità.

Entro il 2009 il 96% delle famiglie era passato a un climatizzatore e l’82% aveva aria condizionata centralizzata. I condizionatori centralizzati spesso consumano più energia.

Nel 2009 un’abitazione nel Sud degli Stati Uniti con impianto centralizzato ha consumato in media per la climatizzazione 3382kWh/anno, mentre quelle con unità piccole e mobili circa 1882kWh/anno.