Anche la cultura minacciata dal cambiamento climatico

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Siti UNESCO del Mediterraneo situati in posizioni a rischio. (Fonte: articolo citato). Cliccare per ingrandire

Non è solo la natura, le attività e gli habitat umani ad essere minacciati dal cambiamento climatico. Lo è anche la cultura, ciò che il passato ci ha lasciato come testimonianza della civilizzazione. Uno studio apparso recentemente su Nature Communications ha preso in considerazione i siti dell’Unesco con valore storico e ne ha analizzata il grado di esposizione a rischio di erosione del terreno o allagamenti legati all’aumento del livello dei mari, una delle conseguenze del cambiamento climatico.

Il risultato: moltissimi di questi siti si trovano a ridosso delle coste, perché li si sono sviluppate le civiltà. In questo modo sono più esposti ad un eventuale innalzamento del livello dei mari o fenomeni di erosione. Questo è particolarmente vero per il bacino del Mediterraneo e per l’Italia. La Laguna di Venezia, il delta del Po, Ferrara, l’area archeologica di Aquileia son solo alcuni esempi di siti Unesco sotto la minaccia dell’innalzamento dei mari. Tali minacce sono concrete anche con il raggiungimento degli obiettivi di Parigi, di mantenere il surriscaldamento a 1,5°C rispetto a livelli preindustriali, senza superare questo limite.

Secondo lo studio sarebbero un totale di 49 i siti Unesco culturali situati nelle basse zone costiere del Mediterraneo. Di questi 37 sono a rischio inondazione nei prossimi 100 anni e 42 già oggi a rischio erosione costiera. Entro il 2100 il rischio di alluvioni potrebbe aumentare del 50% e il rischio di erosione del 13% in tutta la regione, con andamenti variabili da sito a sito.