Che volto ha il cambiamento climatico?

Anomalie nelle temperature della superficie terrestre rilevate per giugno 2018. Da notare il netto peggioramento con la situazione rilevata nel giugno 1980 (Figura sotto). (Fonte: NASA Goddard Institute)

Il World Weather Attribution (WWA) è un consorzio internazionale per analizzare e comunicare la possibile influenza dei cambiamenti climatici su eventi meteorologici estremi, come tempeste, piogge estreme, ondate di calore, ondate di freddo e siccità. I ricercatori di WWA hanno appena pubblicato una nota che prende sotto la lente l’ondata di caldo, alquanto anomala, che sta colpendo l’Europa del Nord (Scandinavia, Regno Unito, Circolo polare) e le piogge che invece interessano alcune zone del Sud Europa. L’analisi considera per ora il periodo 1° maggio/24 luglio 2018 e analizza le temperature e altri parametri meteorologici

Tra i risultati di questa prima analisi vi sono tre affermazioni da parte dei ricercatori che meritano particolare attenzione. Essi, cioè, affermano:

  • «Stimiamo che la probabilità di avere tali temperature o superiori è generalmente più di due volte superiore rispetto a quanto si avrebbe se le attività umane non avessero alterato il clima»
  • «A causa della tendenza al riscaldamento, anche eventi da record non saranno piu’estremi ma avranno tempi di ritorno relativamente bassi»
  • «Con le temperature medie globali che continuano ad aumentare le ondate di calore come questa diventeranno sempre meno eccezionali».

«Questo è il volto del cambiamento climatico» afferma il prof Michael Mann, della

Anomalie nella temperatura della superficie terrestre come rilevate per giugno 1980. Da notare l’enorme differenza con la situazione poi riscontrata nel giugno 2018  – Figura in alto. (Fonte: Nasa Goddard)

Penn State University, uno dei più eminenti scienziati del clima del mondo in una intervista rilasciata al quotidiano inglese The Guardian. «Non avremmo letteralmente visto questi estremi in assenza di cambiamenti climatici». E aggiunge: «L’impatto dei cambiamenti climatici non è più qualcosa di impalpabile. Lo stiamo vedendo accadere in tempo reale e quello che sta succedendo quest’estate è un perfetto esempio di ciò».

Chissà se il 2018 batterà il record del 2017, che fu, secondo quanto affermato dal Goddard Institute for Space Studies della Nasa, il secondo anno più caldo da quando si conducono le misurazioni della temperatura sulla superficie terrestre.