In un articolo recentemente apparso sulla rivista Renewable and Sustainable Energy Reviews, diversi autori dell’Università della Malesia analizzano i risultati ottenuti fino ad ora con l’utilizzo di nanorefrigeranti e nanolubrificanti.
Si tratta di fluidi che nell’ultimo periodo stanno attirando le attenzioni della ricerca per la maggiore efficienza che sembrano poter portare. I nanofluidi mostrano, cioè, un potenziale straordinario nel miglioramento delle prestazioni termodinamiche e meccaniche del sistema di refrigerazione.
Nel sistema di refrigerazione, lo sforzo per migliorare l’efficienza risulta nell’introduzione di nanoparticelle nel refrigerante (nanorefrigerante) e nel lubrificante (nanolubrificante). In questo articolo viene condotta una review completa per studiare l’impatto del nanorefrigerante e del nanolubrificante sul risparmio energetico.
In generale si osserva un aumento delle proprietà di nanorefrigerante e nanolubrificante, prestazioni tribologiche, miglioramento del trasferimento di calore, prestazioni nello scambiatore di calore, miglioramento del sistema di refrigerazione e caratteristiche di caduta di pressione.
Risultati precedenti hanno mostrato che il miglior risparmio energetico – un 21% in meno di energia utilizzata – si otteneva con l’uso di un nanolubrificante refrigerante ZnO-R152a allo 0,5%. In questo caso, sia la pressione di aspirazione che la pressione di scarico sono state ridotte del 10,5% quando è stato utilizzato il nanorefrigerante. La temperatura dell’evaporatore è stata ridotta del 6% con l’utilizzo di nanorefrigerante.
Inoltre la sostituzione di R134a con R152a fornisce una soluzione più sostenibile, con zero potenziale di riduzione dell’ozono (ODP) e minore potenziale di riscaldamento globale (GWP). Secondo i dati dei ricercatori, le prestazioni del sistema di refrigerazione sono state notevolmente migliorate.
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