Germania: reazione delle associazioni alle carenze di refrigeranti e relativi aumenti dei prezzi

Le associazioni di categoria di tutta Europa stanno chiedendo soluzioni pragmatiche ai loro governi nazionali per il problema sempre crescente della fornitura di alcuni refrigeranti e dell’inspiegabile aumento dei prezzi. Anche in Italia esse stanno facendo sentire la propria voce.

Attorno a queste tematiche si è costituito in  Germania  il movimento „die Bonner Stimme – La voce di Bonn“ che raduna tre delle associazioni principali per il settore del freddo, ovvero VDKF, BIV e ZVKKW

Dopo molti tentativi di raggiungere un dialogo orientato agli obiettivi a livello operativo, il movimento ha richiesto soluzioni (ad esempio una “tavola rotonda” con rappresentanti dei ministeri, del commercio, dell’industria e dell’artigianato) con una lettera da parte della presidenza e del consiglio di amministrazione delle tre associazioni coinvolte. La lettera era indirizzata al Ministero per l’Ambiente BMUB.

In questa lettera si spiegano molto chiaramente quali sono i fatti e le problematiche che il settore sta affrontando, ovvero:

  • le associazioni lamentano che i propri membri hanno segnalato “enormi” problemi di fornitura di refrigerante giĂ  da un po’ di tempo. E non solo per i refrigeranti ad alto GWP come R404A o R507, ma pare che vi siano anche carenze per altri refrigeranti, quali R134a, cosa alla quale non si riesce a dare una spiegazione;
  • il movimento trova anche inspiegabile come mai molte altre nazioni come la Francia o la piĂą piccola Austria abbiano gli stessi problemi. Che sia legato alla modalitĂ  di definizione delle quote?
  • il movimento chiede come dover gestire una situazione che nel 2018 vedrĂ  non solo la riduzione prevista dal regolamento, ma anche il fatto che azeinde quali ad esempio Honeywell, non venderanno piĂ» in Europa i refrigerant ad alto GWP;
  • l’introduzione effettiva di alcuni refrigeranti naturali richiede una competenza e standard di sicurezza che ancora non sono presenti o definiti e quindi questi per il 2018 non possono essere considerati una alternativa a 360 gradi;
  • giĂ  oggi alcune aziende, come la Deutsche Bahn, inidcano di avere problemi nel portare avanti determinati servizi. Cosa accadrĂ  nel 2018 dove la situazione peggiorerĂ ?

Nonostante i fatti siano stati formulati senza possibilità di interpretazione erronea, non vi è ancora stata (al 21 novembre) una reazione da parte del Ministero. Per questo il movimento si rivolgerà ad altri enti statali e ministeri