With Or Without You

Tra i vari rapporti e documenti rilasciati in occasione della conferenza COP 23 di Bonn, che termina oggi, ve ne è uno particolarmente interessante per quello che esso rappresenta ovvero una coalizione senza precedenti tra pubblico e privato con la volontà di agire per un bene comune nonostante e indipendentemente dalle decisioni ottuse ed egocentriche del proprio governo federale.

Si tratta del documento presentato dall’iniziativa America’s Pledge, fondata a luglio 2017 dall’ex sindaco di New York Michael Bloomberg e dal governatore della California Edmund Gerald Brown con l’obiettivo di aggregare e quantificare le azioni di stati, città e imprese e altri attori non nazionali negli Stati Uniti per abbattere le proprie emissioni di gas serra, in modo conforme agli obiettivi dell’accordo di Parigi.

Il rapporto è stato presentato all’ U.S. Climate Action Center, uno spazio espositivo nell’area di COP23, appositamente costruito e sponsorizzato da leader statunitensi non federali. Si tratta della prima comunicazione rivolta alla comunità internazionale che tocca specificatamente  lo scopo e la dimensione di una azione non federale per il clima che si sta svolgendo effettivamente negli Stati Uniti dopo che l’amministrazione Trump ha deciso di ritirarsi dall’Accordo di Parigi.

Esso quantifica e descrive lo sforzo del sostegno pubblico e privato per l’accordo di Parigi dal momento dell’annuncio del ritiro. Le dimensioni di questo impegno “nonostante Washington” è impressionante. Se tutti gli attori statunitensi che continuano a sostenere gli accordi di Parigi fossero una nazione, la loro economia sarebbe la terza più grande del mondo. Inoltre, il rapporto rileva che un totale di 20 stati federali, 110 città statunitensi, e oltre 1.400 aziende che operano negli e con gli Stati Uniti con operazioni di 25 trilioni di dollari in termini di capitalizzazione di mercato e quasi 1,0 Gigatonnellata di emissioni di gas serra all’anno, hanno adottato misure per raggiungere obiettivi quantificabili di riduzione delle proprie emissioni.  I più ambiziosi di questi obiettivi, come quelli adottati dalla California, rispecchiano i contributi determinati a livello nazionale (NDC) dei governi nazionali.

«Il gruppo di città, stati e aziende americane ancora impegnate nell’accordo di Parigi rappresenta un’economia più grande di qualsiasi altra nazione al di fuori degli Stati Uniti e la Cina» ha affermato Bloomberg. «Insieme stanno contribuendo a mantenere la promessa dell’accordo e ad assicurare che gli Stati Uniti rimangano un leader globale nella lotta contro il cambiamento climatico. A Parigi, gli Stati Uniti si sono impegnati a misurare e segnalare i propri sforzi per ridurre le emissioni. Tramite America’s Pledge lo stiamo facendo e continueremo a sostenere il nostro accordo con o senza Washington».

Il Network a supporto dell’Accordo di Parigi attraverso tutti gli Stati Uniti. (Grafico tratto dal rapporto citato)

Alla presentazione del rapporto, a cui hanno partecipato molti dei leader non federali americani e molti attori del settore privato e pubblico, Edmund Gerald Brown Jr., Governatore della California ha affermato: «La California sostiene con forza inarrestabile il piano  delle Nazioni Unite per decarbonizzare l’economia mondiale.  Ci uniamo a questo piano con gli Stati e le Città in tutta l’America e in tutto il mondo, che vogliono continuare un’azione aggressiva e creativa per ridurre le emissioni di gas serra».

Se vogliamo risolvere la sfida del cambiamento climatico, cogliendo le opportunità di un passaggio a una economia a basso tenore di carbonio, abbiamo bisogno di avere a bordo tutti i settori della società in tutte le nazioni» ha affermato Patricia Espinosa, segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.  “Città, Stati, Regioni e Territori, insieme all’Economia e alla Società civile, sono stati una ispirazione prima, durante e dopo Parigi. Qui voglio rendere omaggio a Jerry Brown, governatore della California, all’inviato speciale delle Nazioni Unite Michael Bloomberg e a tutti gli Stati e le Città degli Stati Uniti che stanno mantenendo i propri impegni e le azioni con l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Siete parte di un movimento inarrestabile che si sta estendendo da Nord a Sud, da Est a Ovest. Con maggiore velocità, ambizione sempre più alta e unendo le forze con tutti gli attori del mondo, possiamo raggiungere insieme i nostri obiettivi con maggiore velocita e ambizione».

«Per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi, stiamo contribuendo a costruire una grande coalizione per accelerare azione per il clima in tutte le nazioni, e ad ogni livello della società» ha affermato il primo ministro Frank Bainimarama di Figi, Presidente della COP23. «Sono quindi lieto di dare il benvenuto agli Stati Uniti tra gli attori non statali alla ricerca di governatori e sindaci. Questa fantastica iniziativa del Governatore Brown e di Michael Bloomberg mostra che la campagna americana per l’azione per il clima rimane forte. Spero che sia un modello che possa essere utilizzato anche in altre parti del mondo».

Il messaggio è chiaro: gli Stati Uniti continueranno a operare per rispettare l’Accordo di Parigi, con o senza Washington. E questa e una bella notizia.

Maggiori informazioni sull’iniziativa America’s Pledge: QUI

Il rapporto presentato a COP23: QUI

Maggiori informazioni sulla dichiarazione “We are still in”: QUI