Assoclima condivide le priorità d’azione. Perplessità sull’introduzione di nuovi limiti sull’utilizzo degli impianti di raffrescamento

«Dall’esame del documento in consultazione possiamo affermare che la Strategia energetica nazionale 2017 ha raccolto ed evidenziato quanto Assoclima afferma da anni in merito al potenziale dei sistemi a pompa di calore sia per il raggiungimento degli obiettivi delle rinnovabili termiche sia per l’elevata efficienza energetica dei sistemi stessi che possono contribuire alla riqualificazione degli edifici esistenti e diventeranno indispensabili per il raggiungimento degli standard della Direttiva 2010/31/UE sugli edifici NZEB» è il commento iniziale di Giampiero Colli, Segretario di Assoclima Costruttori Sistemi di Climatizzazione.

La SEN 2017 conferma la volontà e la necessità di proseguire il percorso indicato nel 2013, ovvero una progressiva transizione a modelli energetici a ridotte emissioni. Questo percorso richiede uno sforzo importante in termini di evoluzione tecnologica per lo sviluppo di nuovi sistemi. «È un progetto ambizioso e l’industria del settore farà la sua parte. – prosegue Colli – Come Associazione di costruttori di sistemi di climatizzazione condividiamo la necessità di focalizzarsi su due priorità di azione: lo sviluppo delle rinnovabili e l’efficienza energetica, entrambe alla portata della tecnologia dei sistemi a pompa di calore per riscaldamento e raffrescamento. Le rinnovabili termiche hanno già dimostrato negli ultimi quattro anni di avere potenzialità ben maggiori del target fissato nel 2013; a nostro avviso non è quindi utopistico pensare a un traguardo del 30% di penetrazione nel 2030, con un peso sempre crescente delle pompe di calore rispetto alle biomasse solide, che dovranno essere ridimensionate a causa del loro impatto emissivo e dei conseguenti effetti sanitari che generano. Auspichiamo che nel conteggio delle rinnovabili venga considerato anche l’apporto del raffreddamento».

Nell’ambito dell’efficienza energetica, l’obiettivo della SEN 2017 è di favorire le iniziative per la riduzione dei consumi di energia primaria, in particolare nell’ambito residenziale, un segmento di consumo ad alto potenziale in cui gli interventi di efficientamento sono però ostacolati dalla scarsa consapevolezza da parte dei consumatori sui benefici del risparmio energetico e dall’elevato costo degli investimenti iniziali. «Quella delle pompe di calore è una tecnologia in grado di offrire soluzioni per l’efficienza energetica e che può dare un grande contributo nella riqualificazione del parco immobiliare esistente, non solo residenziale ma anche della Pubblica Amministrazione;pertanto, considerato il previsto sviluppo di questa tecnologia, è opportuno che non venga ostacolato da disposizioni normative e legislative contrarie, come ad esempio con la questione dei gas refrigeranti».

«Riteniamo inoltre che gli obiettivi possano essere raggiunti più rapidamente rendendo strutturali gli strumenti di incentivazione attualmente in vigore. Per quanto riguarda l’aspetto formativo dei consumatori, condividiamo la volontà di rafforzare i programmi di educazione all’efficienza energetica. Su questo tema specifico Assoclima si è attivata per dare vita al Progetto Scuola, il cui intento non è solo migliorare il parco impiantistico e la qualità della vita quotidiana di studenti e insegnanti all’interno degli edifici scolastici tramite l’installazione delle migliori tecnologie disponibili, ma anche diffondere tra le nuove generazioni un modello educativo basato sull’efficienza energetica e sul corretto utilizzo delle apparecchiature di riscaldamento e raffrescamento».

Unico punto della SEN 2017 su cui l’Associazione esprime perplessità è la possibilità di introdurre nuovi limiti sull’utilizzo degli impianti di raffrescamento attraverso la definizione di vincoli da disporre in relazione alla zona climatica di riferimento. «È opinione comune considerare il raffrescamento un elemento che migliora la qualità della vita e che, in alcuni casi, è fondamentale per la salute delle persone anziane o di chi soffre di patologie cardiache – conclude Colli – Riteniamo corretto regolamentarne l’utilizzo dando però priorità alla salute delle persone e all’educazione al risparmio energetico. Teniamo inoltre presente che le nuove apparecchiature sono sempre più efficienti e sono dotate di funzioni per ridurre i consumi pur mantenendo le giuste condizioni di comfort negli ambienti».