Infiammabilità: facciamocene una ragione! 

Prof W. Chakroun, ASHRAE

Le regolamentazioni sull’utilizzo dei refrigeranti hanno portato alla affermazione di alcuni refrigeranti che rispecchiano le richieste legislative di basso GWP, hanno ottime prestazioni, sono per lo più a bassa o nulla tossicità ma presentano una certa infiammabilità. Questo ha messo la gestione dei liquidi infiammabili al centro delle discussioni del settore e si è vista la necessità di migliorare le informazioni e le conoscenze su questa tipologia di refrigeranti. L’associazione ASHRAE è molto attiva in questa direzione e insieme al DOE – Department of Energy degli Stati Uniti – e alla associazione AHRI, ha dato il via a una serie di ricerche per approfondire proprio questi aspetti, sostenere lo sviluppo di standard e favorire la fondazione tecnica legati ai refrigeranti infiammabili. In totale ad oggi sono sette i progetti di ricerca in corso e a cui collabora ASHRAE, per un totale di 5,2 milioni di dollari. I temi:

  • revisione dei requisiti, delle pratiche esistenti per la manipolazione sicura dei refrigeranti infiammabili;
  • la revisione delle licenze e dei requisiti per le certificazioni dei tecnici;
  • l’efficacia delle giunzioni tradizionali;
  • la sicurezza dei beni e delle persone in prossimità dei locali dove è collocato l’impianto di refrigerazione; risk assessment;
  • classificazione della sicurezza dei refrigeranti.

Afferma il Prof Chakroun di ASHRAE, intervenuto alla XVII Conferenza sulla refrigerazione organizzata dal Centro Studi Galileo: «Abbiamo la soluzione per ogni richiesta tecnica e con l’infiammabilità dovremo fare i conti almeno per i prossimi dieci anni».

Anche Stephen Yurek, presidente AHRI, sottolinea la necessità di “fare i conti” con l’infiammabilità per poter rispettare le richieste legislative. Sottolinea però la necessità di riconsiderare i limiti legislativi e degli standard di sicurezza che limitano l’uso di refrigeranti infiammabili. «Dobbiamo lavorare insieme per cambiare le barriere normative di sicurezza attualmente in vigore che limitano l’uso di refrigeranti 2L e A3» ha affermato.