Solar cooling: il freddo che salva i raccolti

credits: the Thomson Reuters Foundation

Un terzo del cibo a disposizione del mondo viene perso a diversi stadi della produzione. Si tratta di una quantità   sufficiente per sfamare tutti nel mondo per due mesi. E con 789 milioni di persone – uno su nove sul pianeta – icone deficit alimentari, con milioni di piccoli agricoltori vulnerabili a perdite di profitti e una popolazione in aumento, non possiamo permetterci di continuare ad avere tali perdite.

Fortunatamente, pero’, molte cause sono prevedibili e già esistono soluzioni. Un esempio giunge oggi dal Kenia. Qui  la produzione di manghi è un importante fattore economico in Kenia. Secondo stime del governo, però, il 50% del raccolto è perso per cattiva gestione in fase post raccolta. La perdita post-raccolta costituisce una diminuzione significativa di reddito per i piccoli agricoltori. Tra le varie cause di queste perdite vi è anche la mancanza di strutture di immagazzinaggio a temperatura controllata. Insomma, di nuovo lui: il freddo che non c’è!

L’organizzazione non governativa TechnoServe e la Rockefeller Foundation hanno collaborato nell’iniziativa YieldWise per limitare queste perdite e migliorare i redditi per gli agricoltori di mango in quattro regioni del Kenya, realizzando, tra l’altro, celle refrigerate per la conservazione a temperatura controllata dei manghi dopo la raccolta. Con questa struttura oggi circa 150 agricoltori  possono conservare il loro raccolto refrigerato fino alla vendita.

Queste celle, le prime nel loro genere in Kenya, sono state costruite alla fine del 2015. L’impianto è dotato di quattro pannelli solari, di un inverter e di una batteria per auto che consente di accumulare l’energia per continuare a funzionare durante le ore notturne. La contea di Makueni è semi arida e calda, soprattutto durante la stagione di raccolta mango a gennaio e febbraio, ma le celle frigorifere possono portare la temperatura da 35°C gradi a 17°C il che rallenta la maturazione dei manghi per diversi giorni. Oggi possono trovare spazio nella cella refrigerata fino a 3,4 tonnellate di manghi.

Accanto alla dotazione di celle frigorifere, l’iniziativa Yieldwise supporta gli agricoltori anche con un programma di controllo biologico dei parassiti. I risultati di queste due misure relativamente semplici  realizzare hanno portato d un raddoppio dei raccolti utili nel giro di due anni.  Come riporta la  Thomson Reuters Foundation, gli agricoltori  che utilizzano l’impianto di stoccaggio a freddo possono vendere i loro manghi per 20 scellini keniani ($ 0.20) per un chilogrammo, molto più dei 2 scellini per mango richiesti precedentemente, dove i manghi dovevano esser venduti il più’ in fretta possibile ai broker.