Proposte di modifica delle nuove Direttive Europee: contabilizzatori letti a distanza dal 2027

Gianluca De Giovanni

In base alle nuove disposizioni contenute nelle proposte di modifica delle Direttive 2012/27/UE e 2010/31/UE, entro il 1° gennaio 2027 tutti i contabilizzatori di calore dovranno essere leggibili a distanza. Di conseguenza i contatori individuali o contabilizzatori individuali già installati, che non presentano tali caratteristiche, dovranno essere sostituiti o trasformati.

Si tratta di modifiche non ancora operative, che la Commissione UE sta sottoponendo agli Stati membri e che stanno suscitando interesse in molti settori ma anche diverse perplessità in altri. «Si tratta di scelte in linea con l’evoluzione tecnologica e le recenti indicazioni di Industria 4.0» afferma Gianluca De Giovanni, presidente di Assofrigoristi. «Dopo Industria 4.0, vediamo negli incentivi per un Residenziale 4.0 una conseguenza logica».

In occasione di una audizione alla Commissione Industria del Senato, invece, le associazioni dei costruttori hanno osservato che la maggior parte dei contatori individuali (non obbligatoriamente leggibili a distanza) è stata recentemente installata in Italia ed è stata da poco disposta una proroga al 30 giugno 2017 (decreto “Milleproroghe 2017”) relativamente all’obbligo, per i condomìni (solo quelli che hanno il riscaldamento centralizzato) di installare un sistema di contabilizzazione del calore su ogni impianto esistente.

La ragione di tale riserva è che “a fronte dei pesanti investimenti, la proporzionalità di questa misura rispetto al limitato beneficio previsto non è affatto dimostrata”.

Sembra, però, una battaglia di retroguardia. Ritenere, infatti, preoccupanti le ulteriori proposte di modifica della Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia per ulteriori disposizioni da loro ritenute “particolarmente onerose” mostra un limite di proiezione dei vantaggi possibili. La proposta che prevede che per gli immobili non residenziali venga predisposto un punto di ricarica di veicoli elettrici ogni dieci posti auto in caso di interventi di ristrutturazione “importanti” su edifici esistenti, mentre per quelli residenziali venga approntato un pre-cablaggio, viene molto contestata. Non bastano i segnali forti del mercato che han fatto diventare la Tesla di Musk la seconda società di automobili al mondo, con il sorpasso di Ford come valore di capitalizzazione in borsa al NYSE; non basta il fatto che l’industria si stia spostando sull’IoT in modo sempre più netto (per gli evidenti vantaggi di migliori modalità di gestione e di efficienza energetica); “per l’associazione delle imprese di costruzione il futuro sembra apparire come il passato” ricorda Gianluca De Giovanni. «La nostra associazione, invece, con una costante lotta sulle competenze, la formazione continua e l’innovazione, intende sostenere le politiche di cambiamento, soprattutto se orientate alla sostenibilità ed alla valorizzazione della professionalità degli operatori».

Molti soci di Assofrigoristi si sono occupati della sostituzione delle valvole termostatiche e pensare (entro 10 anni) di intervenire per proporre un aggiornamento in fase di manutenzione che possa portare ulteriore efficienza (con un passaggio fondamentale legato alla consapevolezza dei consumi da parte del consumatore) è naturale e interessante.

«I consumatori sono ormai abituati a cambiare uno smart phone ogni tre anni, non si capisce perché non dovrebbero apprezzare un miglioramento delle tecnologie della loro abitazione che gli consenta, tra l’altro, di finanziare i loro acquisti di tecnologia» conclude De Giovanni.