DECRETO F GAS: verso il testo definitivo?

Assofrigoristi e ATF all’incontro con il Ministero dell’Ambiente per discutere di decreto F GAS

Si è svolto la scorsa settimana l’incontro a Roma tra i rappresentanti di Assofrigoristi, Associazione dei Tecnici del Freddo e la direzione generale del Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente.

Punti focali: nuovo Decreto F-Gas, formazione per i refrigeranti alternativi, registro online delle apparecchiature contenenti F-Gas, conflitto di interessi esami – aziende produttrici

Sono passati due mesi dalle prime scadenze prescritte dal Regolamento UE 517/2014 sugli F-Gas e, in questi giorni si sarebbero dovuti comunicare i programmi di certificazione e di formazione e gli Stati Membri avrebbero dovuto notificare alla Commissione le norme adottate per le sanzioni per garantire l’applicazione delle norme.

Considerata la situazione, le associazioni Assofrigoristi e ATF, in rappresentanza di tutto il settore degli installatori e manutentori degli impianti di refrigerazione e di climatizzazione, hanno incontrato i vertici della Divisione Clima e Certificazione Ambientale del Ministero dell’Ambiente per verificare lo stato dell’arte sul nuovo decreto attuativo per il completo recepimento delle disposizioni regolamentarie.

In questo incontro sono state presentate le principali modifiche e integrazioni al nuovo decreto F-Gas pensate per raggiungere gli scopi indicati nel Regolamento. A seguire, si è avuta l’opportunità di dibattere sui loro possibili impatti e proporre miglioramenti nell’ottica della salvaguardia della professione e dell’ambiente, a tutela degli operatori professionalizzati e dei cittadini.

«Con la certificazione F-Gas per gli operatori e per le aziende si è fatto un deciso passo in avanti nella direzione del riconoscimento di una professione altrimenti affogata nella generica impiantistica» ha dichiarato a margine dell’incontro Marco Masini, direttore operativo di Assofrigoristi. «Con il nuovo decreto, che attendiamo prenda forma e trovi spazio nella politica e nella burocrazia amministrativa quanto prima, riteniamo che vi siano ancora spazi per migliorare la qualità del lavoro dei tecnici frigoristi a beneficio di tutto il settore. Le ulteriori riflessioni che potremo rappresentare saranno di sicuro interesse per i nostri operatori».

Anche Marco Buoni, Segretario Generale di ATF Associazione Tecnici del Freddo, si è detto “convinto che sviluppando e valorizzando ulteriormente la formazione sui refrigeranti alternativi nell’ambito dei programmi che portano alla certificazione, come prescritto – del resto -dall’art. 10 c. 8 del Regolamento, si può intraprende la strada più importante per facilitare la transizione e continuare a sviluppare le conoscenze dei professionisti”, aspetto sottolineato come un importante elemento caratteristico anche dal Ministero.

Le intenzioni dei funzionari del Ministero sono quelle di rispettare la scadenza del prossimo 1 luglio 2017, data entro la quale la Commissione dovrà relazionare sui sistemi multipack, sulle quote e sulla formazione per i refrigeranti alternativi.

“L’obiettivo delle associazioni è stato e sarà, in questi casi, di rappresentarsi all’unisono, al fine di mantenere il presidio e la tutela degli interessi del settore” dichiarano infine Masini e Buoni. “Anche gli ulteriori contributi che saremo in grado di proporre per supportare la filiera saranno composti con il massimo della sinergia”.

La seconda parte dell’incontro è stata dedicata all’approfondimento delle opportunità formative per i nuovi gas refrigeranti che, come sappiamo, non hanno effetti climalteranti ma sono ad alta pericolosità per le pressioni di utilizzo e per infiammabilità. La Direzione del Ministero ha ricordato di aver consigliato e utilizzato il programma di formazione europeo Real Alternatives e le Associazioni hanno auspicato che secondo il modello di alcuni paesi nord europei si proceda alla Certificazione dei Tecnici che utilizzano i nuovi gas.

Circa la Certificazione è stato anche approfondito il tema dei Centri di Esame che vendono attrezzature in palese conflitto d’interessi con il Tecnico che diventa automaticamente cliente, dal punto di vista commerciale, ed esaminato. Su questo punto sia le Associazioni che il Ministero concordano sulla necessità di correttivi per rendere più indipendente il sistema di valutazione.

Il Ministero intende inoltre attivare un registro globale di tutte le apparecchiature contenenti F-Gas, dallo split domestico sino al grande apparecchio di refrigerazione commerciale. Un registro che fornisca tutte le info sull’apparecchiatura: generalità del manutentore, quantità di gas caricata, fine vita dell’impianto, eventuale riutilizzo del gas contenuto. Uno strumento importantissimo per sostenere chi lavora con competenza nel rispetto delle regole ed evitare immissioni in atmosfera di gas dannosi.

L’incontro è stato un segnale importante al mercato da parte di chi, installatori e manutentori qualificati e certificati, costituisce di fatto il presidio sul campo degli interessi di un mondo di applicazioni in forte crescita che trova centralità nella funzione dei Tecnici.