Il Clean Energy Package 2016 della commissione europea – Posizione EHPA

All’inizio di quest’anno, nella sua “Heating and Cooling Strategy”, la Commissione europea ha affrontato il tema dell’energia termica per la prima volta in modo coerente. Era ora, perché decarbonizzare il sistema energetico dell’Europa è impossibile senza decarbonizzazione il settore del riscaldamento e del raffreddamento.

Il ‘Clean Energy Package‘ che è stato reso noto settimana scorsa è un passo nella giusta direzione per sancire gli obiettivi della strategia nel diritto comunitario, afferma l’EHPA in un comunicato stampa.

Un primo esame essa mostra passi positivi. Ad esempio:

  • con un aumento di efficienza energetica del 30% che dovrebbe contribuire a portare lontano da tecnologie inefficienti;
  • un bilancio di 40 miliardi di euro per la transizione energetica e un maggiore sostegno per le energie rinnovabili;
  • un incoraggiamento per gli Stati membri di esigere che i loro fornitori di energia aumentino ogni anno la loro quota di energie rinnovabili;
  • la promozione di dell’autoconsumo e l’uso flessibile di energia elettrica, come dorsale per la connessione e l’integrazione del settore calore elettrica;
  • un nuovo fattore di energia primaria che meglio riflette l’effetto di un mix di energia elettrica senza carbonio e guiderà le decisioni degli investitori e dei consumatori;
  • disposizioni per aumentare la quota delle energie rinnovabili e del calore di scarto in teleriscaldamento, compreso il potenziale non sfruttato delle pompe di calore industriali e commerciali;
  • un riferimento alla tecnologia delle pompe di calore, che rassicurare gli investitori che la tecnologia è riconosciuta per i suoi meriti.

Nonostante la dichiarazione  del Commissario Cañete che la Commissione «non sosterrà i combustibili fossili né direttamente né indirettamente», il quadro politico proposto è ancora troppo neutrale dal punto di vista tecnologico, afferma EHPA.

Di conseguenza non impedisce agli Stati membri di favorire l’energia fossile rispetto alle fonti rinnovabili e non fermerà i sussidi alle fossili.

I co-legislatori dovranno quindi spingere questo “pacchetto” ad un ulteriore livello di ambizione.

Thomas Nowak, Segretario generale di EHPA, commenta: «Questo pacchetto è un primo passo nella giusta direzione, ma per essere compatibile con le politiche COP21 deve garantire che le soluzioni che non sono adeguate agli obiettivi 2050 non siano promosse più. Al contrario devono essere introdotte gradualmente soluzioni rinnovabili altamente efficienti il più presto possibile. L’industria è pronta per questo cambiamento ma richiede il forte sostegno della politici».