Surgelati in Germania: innanzitutto sostenibilità

Fonte: DTI
Fonte: DTI

Il centro di studi sulla sostenibilità dell’Università tedesca di Witten/Herdecke ha condotto un’indagine per capire quale importanza diano in Germania le aziende del surgelato alla sostenibilità nella propria catena di produzione. Il risultato indica che il 66% dei partecipanti al sondaggio già oggi applica misure di sostenibilità “in casa propria” e che vi sono in azienda ulteriori obiettivi per il futuro. L’utilizzo delle tecnologie di risparmio energetico è la “piazza principale” dove economicità e sostenibilità si incontrano. Più del 90% degli intervistati vede in quest’ambito il compito di sostenibilità con la più alta rilevanza. Anche la riduzione dei rifiuti e il consumo di acqua, con oltre il 90% delle risposte, sono questioni cruciali per i produttori di alimenti surgelati. Infine l’uso di refrigeranti ecocompatibili ha ottenuto circa l’80% delle menzioni.

Alla domanda su quali siano le principali questioni di sostenibilità economica, produttori e rivenditori hanno indicato la sicurezza alimentare e la garanzia della qualità del prodotto come la massima priorità, con menzioni oltre il 90%. Anche la trasparenza sull’origine delle materie prime è vista come un compito importante all’ordine del giorno per continuare ad avere successo. In termini di sostenibilità sociale il settore tedesco indica la produzione di alimenti sani e la professionalità degli attori della catena di approvvigionamento come priorità assolute.

Stiamo parlando di un settore che in Germania da anni segna punti positivi. Anche nel 2016 il DTI conta con una crescita del 2%, arrivando a 3,61 milioni di tonnellate consumate rispetto alle 3,54 del 2015. Sempre secondo i calcoli del DTI – ma i numeri definitivi arriveranno intorno ad Aprile – il settore avrebbe segnato nel 2016 un fatturato di 13,7 miliardi €, ovvero un +3% rispetto al 2015.

Lo studio citato è stato pubblicato dall’istituto tedesco per il surgelato DTI.

Maggiori informazioni: www.tiefkuehlkost.de