ENERGIA: AiCARR SCRIVE A CALENDA, FARE DI PIU’ E MEGLIO SU EFFICIENZA

Livio de Santoli
Livio de Santoli

Se l’Italia ha raggiunto gli obiettivi 20-20-20 nell’ambito della diffusione delle energie rinnovabili, non si può dire che abbia fatto altrettanto sull’efficienza energetica. Eppure dal settore delle costruzioni si può tentare di risollevare l’economia, e proprio dal settore dell’edilizia deve iniziare il processo di decarbonizzazione che riguarda le nostre città e che ci chiede l’Europa. Horizon 20 stanzia 2,5 miliardi al settore dell’efficienza energetica, ci sono 300 miliardi di euro messi a garanzia della Ue attraverso il Fondo europeo per gli investimenti strategici“. Questo è uno dei passaggi chiave della lettera che Livio de Santoli, presidente di AiCARR, Associazione italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento Refrigerazione, ha inviato al Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Nella lettera AiCARR avanza proposte per una programmazione nazionale nel lungo periodo.

La climatizzazione è responsabile della metà dei consumi energetici della UE, dove il 45% dell’energia per la climatizzazione invernale ed estiva è usata nel settore residenziale, il 37 % nell’industria e il 18 % nei servizi. Questi settori hanno grandi potenzialità e anche l’Institutional Investors Group on Climate Change, rete formata da 400 tra i più importanti fondi pensione, gestori di immobili e fondi di investimento, ha proposto alla Commissione di introdurre l’obiettivo dell’azzeramento dei consumi energetici dell’intero parco edilizio entro il 2050“.

Il settore edilizio deve procedere ad una sistematica riduzione dei consumi specifici (più del doppio della media realizzata in questi anni) con un aumento del numero annuo di interventi di riqualificazione, in un contesto generale di realizzazione di reti intelligenti di edifici riqualificati. Si dovrebbe inoltre consentire una aggregazione lato domanda dei consumi in pacchetti da negoziare con il distributore, anche per attivare, in una logica di demand-response, il ruolo del consumatore-produttore secondo le richieste della Commissione Europea. Inoltre investire in efficienza energetica significa come è noto ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni di energia, creare nuovi posti di lavoro, ridurre la povertà energetica, migliorare il benessere e la salute e stimolare l’economia”.

Il settore dell’efficienza energetica però fatica a decollare, per questo nella lettera indirizzata a Calenda, de Santoli chiede una programmazione a medio-lungo periodo, un riordino della materia in ambito legislativo e che l’efficienza energetica entri in appositi piani di comunicazione per gli utenti finali, per i condomini, per le famiglie bisognose.