I cento paesi, i filantropi e gli HFC

Il segretario di Stato John Kerry

Il 22 settembre scorso gli Stati Uniti hanno ospitato un incontro di Nazioni a New York per discutere dell’ emendamento al protocollo di Montreal per l’eliminazione di HFC.

L’evento ha evidenziato due elementi significativi. In primo luogo, più di 100 paesi hanno chiesto di fissare una data anticipata per il congelamento degli HFC. Questo gruppo di Nazioni comprende gli Stati Uniti, Argentina, Cile, Colombia, tutti i 28 paesi dell’Unione europea, tutti i 54 paesi in Africa, e molti stati-isola che sono i più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici. A complemento di questo annuncio, più di 500 aziende e organizzazioni hanno chiesto ai leader mondiali di agire in maniera decisa sul tema degli HFC.

In secondo luogo, un gruppo di paesi e filantropi ha annunciato l’intenzione di donare 80 milioni di $ a sostegno dei paesi che necessitano di assistenza (vale a dire, i paesi in via di sviluppo – article 5 countries ) per attuare un cambiamento ambizioso nell’utilizzo degli HFC e migliorare l’efficienza energetica. Si tratta della più grande azione filantropica mai realizzata da privati per l’efficienza energetica in questo settore.

I nuovi finanziamenti

I nuovi finanziamenti promessi arriverebbero da un gruppo di 16 paesi – USA, Giappone, Germania, Francia, UK, Italia, Canada, Australia, Olanda, Svizzera, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Irlanda, e Nuova zelanda – che hanno dichiarato di mettere a disposizione 27 milioni $ una tantum nel 2017 per il Fondo del protocollo di Montreal.

Un gruppo di 19 filantropi avrebbe poi annunciato di donare altri 53 milioni di $ per supportare azioni mirate a migliorare l’efficienza energetica nei paesi in via di sviluppo. Qui l’elenco dei donatori: Barr Foundation; Bill Gates; Children’s Investment Fund Foundation; ClimateWorks Foundation; David and Lucile Packard Foundation; Heising-Simons Foundation; Hewlett Foundation; John D. and Catherine T. MacArthur Foundation; Josh and Anita Bekenstein; John and Ann Doerr; Laura and John Arnold; Oak Foundation; Open Philanthropy Project; Pirojsha Godrej Foundation; Pisces Foundation; Sandler Foundation; Sea Change Foundation; Tom Steyer; Wyss Foundation.

Gli effetti di un emendamento

Garantire un emendamento ambizioso al Protocollo di Montreal per eliminare gli HFC potrebbe evitare un aumento fino a 0,5°C del riscaldamento globale entro la fine del secolo, offrendo un importante contributo per raggiungere l’obiettivo dell’accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura globale a 2°C. I paesi hanno concordato lo scorso novembre di “lavorare nel contesto del protocollo di Montreal per un emendamento HFC nel 2016” e hanno poi lavorato intensamente nel corso di una serie di trattative di quest’anno per arrivare a un consenso sui termini di tale modifica. Il mese prossimo, le Parti del protocollo di Montreal si riuniranno in Ruanda per i negoziati finali sulla modifica.

Lancio della Coalizione per garantire un ambizioso emendamento

All’ evento ospitato dal segretario di Stato John Kerry, alti funzionari di governo in rappresentanza di oltre 100 Nazioni hanno rilasciato la “Dichiarazione di New York della coalizione per garantire un ambizioso emendamento HFC.” (“New York Declaration of the Coalition to Secure an Ambitious HFC Amendment). La dichiarazione chiede l’adozione di una ambiziosa modifica per la riduzione degli HFC al prossimo Meeting delle parti con una data di congelamento anticipata per i paesi in via di sviluppo, oltre ad una fase di riduzione anticipata per i paesi industrializzati. Oltre al vasto sostegno di modifica ambiziosa generale, l’impegno per una “data di congelamento anticipata” è un elemento chiave per il raggiungimento di un risultato efficace per il clima. Per data di congelamento si intende l’anno in cui i paesi smettono di aumentare la produzione e il consumo di HFC e iniziano il processo della loro graduale riduzione ed è quindi fondamentale per ottenere la riduzione delle emissioni associate a un emendamento.