Germania – Pompe di calore in nuovi edifici: crescita stabile nel 2015

Karl-Heinz Stawiarski, CEO dell’Associazione federale tedesca delle pompe di calore BWP ha valutato positivamente il bilancio: “Le cifre sottolineano la tendenza verso sistemi di riscaldamento sostenibili e a “prova di futuro” per l’ambiente. Dieci anni fa, solo un costruttore su venti sceglieva le pompe di calore per il riscaldmaneto domestico; ora è uno su tre!“. Questa tecnologia è particolarmente diffusa nelle abitazioni unifamiliari, dove la percentuale è del 33,4%. Tali cifre rendono soddisfatto Stawiarski, ma vi sembra essere ancora molto più potenziale: “Dall’introduzione del primo decreto di risparmio energetico (EnEV) nel 2002, circa 280.000 nuovi edifici sono stati dotati di pompe di calore. Questa è una prova dell’elevata e crescente popolarità delle pompe di calore. Ma mostra anche la necessità di misure di regolamentazione adeguate per la protezione del clima nel settore del riscaldamento”.

Discussioni sugli standard di bassa energia

Alla fine dell’anno sono entrati in vigore in Germania i nuovi requisiti EnEV 2016 per l’efficienza energetica nei nuovi edifici. I requisiti richiesti possono essere raggiunti in maniera semplice ed economica con le pompe di calore. L’Associazione si attende pertanto che la quota di mercato delle pompe di calore continui a crescere nell’edilizia di nuova costruzione. Dal 2021 in poi deve essere introdotto il cosiddetto standard di edifici a zero energia. Stawiarski afferma: “Accogliamo con favore questa mossa da parte del governo federale. La Germania si è impegnata a Parigi per misure ambiziose di protezione del clima. È giusto e importante che la politica farà con lo standard edificio a energia quasi zero un primo passo a rispettare”.

Saarland nuovo leader – Germania del Nord rimane debole

La più alta della quota di pompa di calore è 44,1% nel Saarland, che in tal modo ha vinto la “Pole Position”. La Sassonia (capitale: Dresda) è al secondo posto, mentre al terzo troviamo il Baden-Württemberg (capitale: Stoccarda). La maggior parte delle pompe di calore sono infatti installate nel sud e nel centro della Germania. Nel Baden-Württemberg, Baviera e Saarland (capitale: Saabrücken), la pompa di calore è già il sistema di riscaldamento più spesso utilizzato nel nuovo edificio.

Nel nord della Germania, invece, l’applicazione delle pompe di calore è chiaramente meno diffusa. Afferma a tal proposito Stawiarski: “È un peccato che negli stati tedeschi del nord, la pompa di calore non sia ancora arrivata ai costruttori. Ci sono infatti in quelle regioni migliaia di turbine eoliche che devono essere limitate nella loro produzione, perché la corrente non trova acquirenti. Più pompe di calore potrebbero porre rimedio a questa situazione”.

Continua la crescita delle pompe di calore ad aria

Per soddisfare la bassa domanda di calore di nuovi edifici, le pompe di calore ad aria sono ideali. Esse permettono inoltre ai i costruttori di risparmiarsi le richieste di permessi necessari invece per le pompe di calore geotermiche. Pertanto il 24,3% di tutti i clienti optano per pompe di calore ad aria. Qui sono incluse anche le pompe di calore acqua/acqua, che non sono riportate separatamente, ma in termini di volume hanno un impatto minimo. Gli impianti geotermici sono utilizzati nel 7,1% di tutti i nuovi edifici (anno precedente: 8,1%). Il referente dell’associazione BWP Dr. Martin Sabel indica le differenze significative nelle proporzioni dei sistemi geotermici tra gli stati. Ad esempio, in Sassonia e Brandeburgo, circa il 40% di tutto il calore deriva da pompe geotermiche, mentre in Nord-Rhein Westfalien almeno una su tre. Nella vicina Hesse, la quota di fonti di calore geotermico, ammonta solo al 12%. Il Dr. Sabel spiega: “Abbiamo bisogno di linee guida pratiche per le procedure di approvazione in tutte le province. A quanto pare prevale in paesi come la Sassonia o NRW un atteggiamento più positivo verso l’uso di energia geotermica. Altri paesi dovrebbero prendere questo come spunto per eliminare ostacoli inutili a questa tecnologia“. Tuttavia il Dott Sabel è ottimista per il futuro: “Il governo federale ha migliorato in modo significativo nel corso dell’ultimo anno il sussidio per la geotermia. Sono quindi fiducioso che vedremo una crescita significativa nel 2016 nell’utilizzo di energia geotermica e non solo nei nuovi edifici!”.