Trend nel retail statunitense. Un webinar

Si è tenuto settimana scorsa il webinar organizzato da Shecco in collaborazione con Danfoss sulla refrigerazione commerciale in USA e i relativi trend.

Qui di seguito un riassunto dei tre interventi:

  • James Knudsen, Regional Segment Manager Nord America, Food Retail, Danfoss

Tra le tematiche che “turbano” i sogni dei retailer statunitensi ve ne sono tre che sono legate alla refrigerazione:

  1. I cambiamenti legislativi, sia regionali che nazionali;
  2. I costi energetici;
  3. Le tematiche ambientali.

Per ciascuno di questi aspetti la refrigerazione moderna presenta delle soluzioni, ma ciascuna di esse ha le sue difficoltĂ . Ad esempio, gli HFC vengono continuamente toccati da regolamenti sempre piĂą stringenti, gli idrocarburi sono infiammabili e la CO2 transcritica presenta ancora costi elevati cosi come conosce poca confidenza tra i tecnici.

Relativamente a quets’ultima tecnologia la situazione negli Usa e in Europa è ben diversa. La figura 1 mostra come pur avendo un parco retali di simili dimensioni per numero, in Usa sono ad oggi installati solo 300 impianti a CO2 transcritica e in Europa circa 6000. “La tecnologia avanza ma è ancora ai suoi primi passi” afferma Knudsen.

Figura 1 (cliccare per ingrandire)

Eppure sembra avere grosse potenzialità perché ha tre caratteristiche (Figura 1) che sono importanti per i retailers:

  1. permette un recupero del calore quindi una certa efficienza energetica;
  2. la problematica del clima caldo si sta superando grazie a nuove tecnologie;
  3. è un refrigerante al sicuro da ogni legislazione.

 

  • Mark Menzer, Director Public Affairs, Danfoss

Un accordo globale sulla riduzione degli HFC non esiste ancora, ma lo si sta negoziando nel contesto del Protocollo di Montreal. A livello nazionale però vi sono già, in alcune parti del mondo, delle legislazioni che mirano a ridurre l’uso di HFC: la F gas in Europa, una legislazione in Giappone e il Programma SNAP in USA. Mark Menzer spiega alcuni aspetti di questo programma, che è lo strumento dell’EPA per ridurre gli HFC, nel quadro del Clean Air Act del Presidente Obama.

SNAP (Significant Alternative Refrigerant Programm) ha una serie di note e regole che indicano quali refrigeranti sono utilizzabili e quali no per quali applicazioni. Mezer ne cita alcuni esempi:

  1. Nota 24 del settembre 2009 ha dichiarato la CO2 come soluzione accettabile per retail e magazzini refrigerati
  2. Regola 17 del febbraio 2012 ha dichiarato gli HC come soluzioni accettabile per gli apparecchi stand alone fino ad una carica di 150 grammi
  3. Regola 20, attiva dal gennaio 2017, ha dichiarato inaccettabili nel retail refrigeranti ad alto GWP (Figura 2)
    Figura 2 (Cliccare per ingrandire)
  4. Regola 21 (solo proposta, nessuna data certa di applicazione) restringe ulteriormente l’uso di HFC.

Da non dimenticare la California, che ha appena reso pubbliche delle raccomandazioni (che devono però essere approvate dal CA Air Resource Board) che potrebbero introdurre regolamenti più stringenti di quelli dell’EPA e simili al regolamento F gas europeo.

Se si arriverà a un accordo globale sotto il Protocollo di Montreal, che aspetto avrà? Non si sa ancora e ci sono quest’anno ancora tre incontri su questo argomento. Molte sono le proposte sul tavolo, tra cui due molto simili, quella dell’Europa e degli Stati uniti che prevedono entrambe una netta diminuzione nell’uso degli HFC tra il 2020 e il 2050.

 

  • Kenneth B. Madsen, Global Application Expert for Food Retail, Danfoss

Lo sviluppo della tecnologia a CO2 transcritica oggi ha visto arrivare sul mercato sistemi sempre più adatti a climi e temperature elevate. Dal booster degli anni 2006-2007 si è arrivati oggi a sistemi con eiettori, compressione parallela, adatti a tutte le temperature.

Il sistema Booster è sicuramente il più comune. Danfoss ne conta circa 7000 installati dal 2006 ad oggi con propri componenti.

L’evoluzione del booster è la compressione parallela, adatta per sistemi dai 100kW in su, afferma Madsen. La compressione parallela porta un contributo importante nel miglioramento del COP dei sistemi in climi caldi e porta a una riduzione dei costi. Al gennaio 2016 Danfoss contava circa 1000 sistemi installati con propri componenti.

La tecnologia a eiettore si inserisce sulla compressione parallela, prendendo gas dalla linea della media temperatura e portandola al compressore parallelo. Il primo sistema con componenti Danfoss e multi-eiettore eiettore è stato installato nel 2015. I primi sistemi in assoluto con eiettore e componenti Danfoss risalgono al 2013.

Infine Danfoss sta conducendo test su un ultimo sviluppo della tecnologia che combina eiettori gas e eiettori per liquido. Qui il risparmio energetico verrebbe non dalla compressione parallela, bensì dalla maggiore pressione di suzione.

Riassumendo:

  • La compressione parallela non è possibile su sistemi piccoli (<100kW);
  • La tecnologia ad eiettore permette un alta efficienza anche in climi caldi e permette di costruire impianti piĂą piccoli e compatti e meno costosi;
  • La tecnologia dell’eiettore liquido non è ancora pronta per il mercato;
  • Sistemi a multi eiettore vanno bene per impianti tra i 100 e i 300 kW.

La registrazione del webinar è disponibile QUI